quarta-feira, 20 de março de 2013

 
 
 
A braguilha é um Atlas onde eu amadureço nas invisuais linhas quentes e me humedeço.
Abaixo um esquadro húmido e demorado, a portinhola tangível no esteroide fechado da sombra; onde ruminam frestas e um hipnótico baluarte, aquele que quando se lambe; range; estala; se lambe; e ele geme; e nele se lambem todas as enseadas ilícitas da respiração entre as sendas. Os lábios, felinos, na ciclónica cópula devastam as águas correntes das vestes excitadas. Cavando jugulares e sugando os corredores. Tudo.

A glande viaja, impacientemente em contraste anatómicos na boca, tensa, permuta, gulosamente na língua bastarda, serpenteia as nevroses e quase desmaia a cada solfejo, a cada braçada. A guelra se afunda e com ela todos os meus chiados e todos os teus limites a esquadrinharem os Astro marítimo que rebenta do emanar navegante.
Dos óleos surgem as tribos indígenas abrasando a glande portentosa, inflamando os encalços e a sagacidade alborcada na proa das meninges.
O pénis, a carne, o grande abismo maduro. A muralha pródiga da Alma. O corpo é um templo curvilíneo, um manual interminável que no cosmo foi á muito, despenhado.
 
 
 
"Existem em mim dias difíceis onde planto a carne em ereção na esperança de colher o silêncio oblíquo que mergulha no meu sangue disperso entre a vulva bebedora. O abismo arranco de dentro e é ele que dá luz aos poros do pénis que jorro pela carne aterrada e onde o meu mundo treme anelando em si a desordem e o caos numa floresta de tons e gemeres nus. Das palavras cifram epifanias ampliam-se as veias e todos os veios do sexo manicómio, hipnótico onde despertam todos os meus dias e todas as minhas luas turísticas. Todos os meus dias são lentes compridas que me devoram num intenso manuscrito onde o fogo permanente galopa ferozmente todas as águas que correm pela boca potente. O tempo é uma foda e a terra meus pés engole nas palavras erguidas no passear dos ventres onde a respiração líquen redemoinha e nunca escurece colocando degraus a cada pancada do meu sangue incandescente calcinando-me internamente os diálogos cilíndricos."

sexta-feira, 8 de março de 2013




Quando mi riferisco a raggiungere l'orgasmo non mi limito solo al sesso, anche se il sesso è tutto ciò che è all'interno della nostra eternità. Che cosa succede in India e Messico non è considerato molto meno sesso e un orgasmo, la violenza è crudo, nudo, lo stupro è già una parola che porta in sé l'abuso della libertà degli altri. Il grosso problema è che uomini e donne anche dimenticato che entrambi abitano in un altro esempio, ogni uomo ha una donna dentro di lei e che ogni donna ha dentro di sé un uomo. Ma sia dimenticato, si sono dimenticati del fatto che si tratta di un orgasmo.

Ogni volta che amo e sento tutto questo amore trovo in un altro orgasmo. Una madre di un figlio, si nutre all'interno di un Busting orgasmo e diventa infinita quando il bambino è nato, per qualsiasi infinito che sarà sempre tua madre. Ogni volta che l'adrenalina sale è l'orgasmo, la lettura di un libro come sensazione di orgasmi multipli ogni tramonto, ogni alba. L'orgasmo non è limitata al sesso e il sesso in modo che i miei amici dimenticati, la gente smesso di guardarsi intorno, non si sente più il sesso non è solo un insieme di organi, è molto più di questo e inizia quando due anime di cambio spazio, ben oltre la sensazione o guarda anche, il sesso è al primo posto nella chimica che ci lega gli uni agli altri. Il sesso è vita e l'eternità prolungare l'orgasmo. Purtroppo la maggior parte dell'umanità ha dimenticato questo e quindi ci sono abusi, i pregiudizi e le religioni inventate senso di colpa, in modo da poter ridurre in schiavitù l'umanità, ogni orgasmo che non riusciamo ad apprezzare e vivere stiamo diventando sterili, il nostro io, asciuga dentro di noi tutti asciugare e riparare se stessi intorno a noi, e la colpa, la colpa, senza sapere che siamo noi a non flusso, per dare vita a raggiungere l'orgasmo che siamo insieme.

 tradução do texto para Italiano por  Paolo Giovanni Rigoni